Feministinnen interessieren sich neu auch anders für Depression.

Des feministes s'intéressent à la dépression aussi d'une façon nouvelle.

Delle femministe s'interessano alla depressione in un modo nuovo.

 

Giá a partire all´étá evolutiva le donne ogni anno e pel resto della vita attraversano quasi due volte

tante depressioni unipolari quanto i maschi:

 

Di piú in piú fra certe femministe e particolarmente fra le donne giovani matura l´opinione che le conclusioni di scienziati/e clinici/che e di altri rispetto alla «depressione» - il gruppo di malattie globalmente piú oneroso – vadano oltre un mero «modello medico» inteso unicamente come freno reduttore alla modificazione attiva delle persitenti esperienze di violenza.

 

Comunque, le rare «neurofemministe» hanno delimitato la pretesa indeterminazione biologica delle persone in buona salute e delle persone sofferenti di disturlbi emozionai al solo ambito delle differenze frai generi, alla nascita semplicemente appena esistenti. Inoltre, l´individuazione sensata delle distorsioni socialmente condizionati nelle neuroscienze – quanto l’obbligo di prendere cura di altri oppure la propensione 10 x minore alla violenze – le vedono ben piú impegnate quanto sui temi da proporre per uno scambio fra neuroscienze e la femminitá, particolarmente nel caso della depression unipolare, che tocca le donne con una frequenza quasi doppia (x 1,7) - (mentre la depression bipolare, associata p.es, all´ecessiva attivitá, non dimostra questa differenza).

Soventemente la depression s´associa alle disfatte a ripetizione che sfociano nello scoraggiamento. Le esperienze di violenza pesano sull´umore con forza sufficiente si potrebbe pensare, e di pari passo che le donne non necessitino né l´ago né l’impotenza della depressione per diffendersi contro codeste.

Pertanto, anche se la depressione sia spesso innescata dalle disfatte e dal manco di sopporto sociale (in 1 caso su 6) e mantenuta attraverso esse, le depressioni sviluppano anche una dinamica propria spesso terribile dovuta a delle cause biologiche o infettive.

Cosí il sistema immunologico femminile, che sta al cuore della salute mentale, è parzialemente diverso per via della capacitá riproduttiva delle donne. All`inverso le donne geneticamente vulnerabili sviluppano meno depressione dove le buone esperienze si traducono in uno sviluppo cerebrale particolare. Per certune, ció sfiora l`"ottimizzazione del Se neoliberale", peró altre ci vedono non solo l'opportunitá, ma la necessitá per tutte le persone sofferenti di depressione di ricevere cure piú efficaci: tanto che l`efficacia stagna completemente. Negli USA si diffonde giá un "nuovo marketing" di donne per donne. Peró in politica le donne del gruppo PS p.es. menzionano unicamente le lacune riguardanti le persone LGBT*QIA o rifugiate, mentre il partito si mobilizza contro la «polifarmacia». Per un`altra dirigente politica influente, la depressione perfino «non è un problema politico, ma individuale». "

Per causa d'un manco di comprensione perfino voluto, noi siamo ben lontani di differenziare allo stadio iniziale le reazioni depressive d'una depressione trattabile per poterci applicare un trattamento precoce efficace, particolarmente per le ragazze piú colpite, anche se disponiamo di tutte le risorse per farlo. Dunque vi sono ancora tante questioni represse da discutere e chiarificare per cambiare in meglio!

A Zurigol'8 & 9. giugno 2019 si è svolto un congresso importaten ed innovativo

realizzato dal WomensBrainProject fondato nel 2016 che, attraverso lo stimolo di scambi globali sulle cause biologiche & psicosociali, cerca di rafforzare le iniziative contro la suscettibilitá eccessiva delle donne per molte malattie che riguardano il cervello & la psiche.

Giá dal 2001 invece l'Associazione Internazionale pella Salute Mentale delle Donne si dedica al miglioramento dei problemi di salute mentale delle donne e contribuisce a farla progredire globalmente in modo scientifico. I critici critici della psichiatria, che da 50 anni sono molto attivi nelle scienze sociali, dalla loro parte hanno fondato il Neurofeminismo, que segue il neurosessismo attraverso i congressi del neuroGendering. In alternativa a questa retorica allarmista finadesso poco verificata, esistono per fortuna dei resultati politicamente progressivi usciti dalle neuroscienze, che danno ragione a sperare che le procedure sperimentali interdisciplinari possano affermarsi come condotta da seguire. La valanga di lettori/trici d´una collezione di contributi del 2014 giá lo testimonia.

Il Depression Day Svizzero da tenersi il13.10.2019 sollecita un dibattito su questi temi attraverso l'ascolto, i commenti e delle rpesentazioni. - Le interessate (& gli itneressati) a partecipare a gestire sono pregati di annunciarsi via Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein! per poter organizzare meglio l'evento.